I bambini sono liberi di parlare di ciò che fa loro paura, la paura del buio, i mostri sotto al letto, e di chiedere aiuto affinché qualcuno faccia loro coraggio, affrontando quello che temono e scacciandolo via.
Non solo i bambini si trovano a confrontarsi con la paura! Una volta cresciuti però impariamo a tenere segreti i nostri timori, nell’illusione che se non li nominiamo non potranno realizzarsi. Essere spaventati può sembrarci troppo imbarazzante per essere espresso e condiviso, così nelle relazioni tendiamo a mostrare un’immagine forte e temeraria, molto lontana da quella vera. E alla fine ci troviamo soli con le nostre paure, che nella nostra mente si autoalimentano. Per poterle esorcizzare è necessario affrontarle, iniziare a dare parola alle nostre fantasie negative, così da circoscriverle, metterle a confronto con la realtà, relegarle a dei confini precisi ed infine spazzarle via.
Il sentimento di paura racchiude in sé anche delle potenzialità positive, in quanto ci mette sull’avviso dei pericoli e ci aiuta ad evitare situazioni pericolose e insidiose. Non va eliminato, ma utilizzato in determinate circostanze e a queste circoscritto.
– Manuela Montalto