Adolescenti

Come ci si sente?

Gli anni dell’adolescenza sono un periodo di grande rivoluzione. Tutto ciò che era assimilato e assunto nell’infanzia senza domande o dubbi viene ora soverchiato e messo in discussione.
Il compito evolutivo dell’età adolescenziale è rispondere a domande interne vitali ed imprescindibili: “Chi sono io?”. Questo compito è chiamato affermazione del sé. L’autoaffermazione avviene secondo un processo che può essere più o meno conflittuale, ma che ha come obiettivo conquistare un senso nuovo ed originale alla propria vita.

È all’opera la costruzione dell’identità personale, che attraverso il giudizio del soggetto stesso, prende in esame ciascun elemento o caratteristica di sé, lo confronta con l’ideale di sé e con il contesto di riferimento per capire come modularlo, se accettarlo o rifiutarlo.
Il rapporto con le figure genitoriali si fa stridente e spesso apertamente in contrasto o conflitto, per la naturale ricerca di un “Come sono Io” che prima di definirsi passa attraverso l’essere il “Non come se Tu”.

Acquisisce un ruolo centrale il corpo, sia in relazione a tutte le modificazioni fisiologiche, ormonali, e qualitative, sia come manifesto del “chi sono” al mondo.
Il gruppo di coetanei diventa il riferimento alternativo a quello familiare, e diventa il luogo di crescita e confronto continuo.
Tutti questi cambiamenti in corso aprono la strada ad una naturale preoccupazione genitoriale, che si attiva in risposta al conflitto o al rifiuto ricevuto, e che ruota intorno al pensiero “non lo riconosco più”.

Capita molto di frequente che in adolescenza si mostrino segnali di malessere psicologico, che hanno sempre il diritto di essere accolti e ascoltati dando dignità a ciò che l’adolescente prova, sperimenta e vive. Questi segnali di malessere, possono talvolta risolversi in breve tempo, in altri casi necessitano un intervento più intenso perché aprono al rischio di strutturare veri e propri disturbi di personalità.
L’adolescente, a seconda della difficoltà che vive, e delle modalità che sceglie per esprimerla a livello emotivo, comportamentale e relazionale può manifestare differenti quadri di sintomatologia.

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I problemi adolescenziali più frequenti:

• Crisi esistenziale
• Difficoltà relazionali
• Blocco evolutivo
• Chiusura e isolamento sociale (Hikikomori)
• Autolesionismo
• Disturbi d’ansia
• Disturbi del comportamento alimentare (Anoressia nervosa, Bulimia nervosa, Binge eating)

Come si risolve il problema?

Tutte le casistiche sopra riportate sono significative di una difficoltà che necessita di un aiuto specialistico di tipo psicoterapeutico per il ragazzo.
Inoltre, risulta di notevole importanza che anche i genitori possano accedere ad un aiuto psicologico: il sostegno genitoriale offre uno spazio di ascolto, confronto, condivisione e guida che permette di ridimensionare le ansie, di visualizzare tutte le risorse disponibili, contenere le paure e le emozioni di rabbia o disperazione.