Bambini

Cosa accade

Quando si tratta di bambini che vivono situazioni difficili chi chiede aiuto è sempre il genitore, la mamma o il papà o entrambe.
Spesso il genitore si trova in difficoltà di fronte a qualcosa che il bambino comunica con il comportamento, l’azione, le emozioni o l’impedimento a crescere.

Un’importante parte di lavoro è dedicata al genitore, sia per conoscere la storia di vita del bambino e andare alla ricerca dei collegamenti tra quanto accade ora e quanto ha vissuto, sia per trovare insieme le risorse del bambino promotrici del benessere, le risposte adattive e le doti naturali con cui affrontare le avversità, sia per accogliere la fatica e le emozioni che i genitori sperimentano e per supportarli nella situazione critica, ed infine per aiutare i genitori a mettersi in ascolto delle comunicazioni emotive e dei bisogni interni del figlio.

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Come si affronta il problema?

L’intervento psicologico con i bambini si sviluppa in due fasi: una prima fase dedicata alla valutazione psicodiagnostica ed una seconda orientata al trattamento.
La variabile età del bambino guiderà e declinerà il percorso secondo diverse modalità: coinvolgendo in modo esclusivo il genitore quando il bambino è molto piccolo; alternando colloqui con i genitori ad osservazioni di gioco genitori-figlio quando l’età del bambino si colloca tra i 18 mesi e i 4 anni; alternando colloqui con i genitori a sedute con il bambino dopo i 4 anni di età.
Le motivazioni che richiedono l’intervento psicologico sono molteplici e complesse. Per semplificazione le suddivido in tre tipologie: disturbi relativi alla crescita del bambino, difficoltà legate alle relazioni familiari, eventi di vita stressanti e potenzialmente traumatici.

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disturbi del bambino

Disturbi del bambino

• Disturbi del sonno
• Disturbi della regolazione
• Disturbi dell’attaccamento
• Difficoltà dello sviluppo
• Disturbi dell’alimentazione
• Fobie
• Disturbi d’ansia
• Difficoltà di gestione delle emozioni

Come ci si sente?

I genitori sono depositari di preziosissime informazioni che riguardano la storia di vita del loro bambino: rappresentano per il figlio i legami principali a cui affidarsi e con cui sperimentare il mondo. Mamma e papà sono le figure di attaccamento primarie, quindi sono il primo riferimento da cui ricevere amore, cura, attenzione, limiti, conoscenza, regole, e con cui sperimentarsi in prima persona per dire al mondo “Chi sono!”.
Tutti i genitori amorevoli accolgono dentro di sé non solo la bellezza e l’unicità del proprio bambino, ma anche la consapevolezza di limiti, difficoltà e aree di sviluppo che possono risultare disarmonici per la crescita del figlio.
Accompagnando il figlio e osservandolo, anche in relazione ai coetanei, i genitori possono registrare delle caratteristiche preoccupanti che attivano dei campanelli d’allarme e portano il genitore a chiedere aiuto.

Come si risolve il problema?

Lo psicologo esperto in età evolutiva è lo specialista più indicato a cui riferirsi, dopo il pediatra. Tutti i casi elencati sopra rappresentano fattori di rischio per una crescita sana ed equilibrata del bambino. Chiedere una consulenza e esporre ansie, timori, preoccupazioni è il primo passo per affrontare il problema.
Chiama per prendere un appuntamento.

Difficoltà relazionali

• Disturbi della relazione mamma-bambino e/o papà-bambino
• Divergenza genitoriale nell’educazione del figlio

Come si risolve il problema ?

L’intervento dello psicologo dell’età evolutiva potrà portare alla luce tali problematiche ed aiutare tutto il nucleo a superarle spezzando la catena della ripetizione, e offrendo al bambino di oggi e agli adulti l’opportunità di svincolarsi da un circolo vizioso molto rischioso e carico di sofferenza. La cura necessita di una psicoterapia che riguarda tutti gli attori in gioco e che ha come obiettivo neutralizzare gli elementi del passato che hanno un apporto negativo, nonché riscoprire aspetti di sé autentici che sono portatori di sicurezza, affidabilità nelle relazioni e reciprocità.

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difficolta relazionali
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trauma

Situazioni traumatiche

• Separazioni/divorzio dei genitori
• Malattia o perdita di un genitore
• Mono-genitorialità
• Eventi traumatici durante la gravidanza

Come ci si sente?

Si tratta di situazioni estremamente delicate, complesse e cariche di vissuti potentissimi e fortemente disorganizzanti per tutto il nucleo familiare.
Una delle trappole più diffuse riguarda la falsa credenza che i bambini non capiscano determinati eventi per via della giovane età. Invece, il quadro è molto diverso. I bambini sono esposti agli eventi traumatici e al contatto con le emozioni che ne scaturiscono, con una minore capacità di comprensione degli eventi e un maggior senso di disorientamento, ma al tempo stesso posseggono notevoli risorse interne di resilienza per fronteggiare gli eventi stressanti. Queste capacità però non possono essere utilizzate se, pur essendo immersi nella situazione traumatica, gli viene negata la possibilità di parlare di quanto è accaduto, di mettere in parola, di ricevere conforto, di esprimere i propri sentimenti in proposito e di essere accolti da un adulto responsabile e accogliente.

Come si risolve il problema?

Dal momento che gli eventi traumatici travolgono tutte le persone coinvolte risulta importantissimo potersi affidare alla cura e guida di un esperto, che conduca fuori dal trauma.
La psicoterapia è uno strumento molto efficace per il superamento di tali esperienze di vita, sia per il bambino che per gli adulti.