Siamo fatti per stare in relazione. Nasciamo bisognosi di un altro (anzi due!) che si prenda cura di noi per poter sopravvivere. Nasciamo desiderosi e fortemente intenzionati a relazionarci e a stare nella mente di qualcuno, capaci di agganciare lo sguardo amorevole e di attivare l’altro a compassione, accudimento e grande dispendio di energie e tutele.
Le relazioni sono il luogo d’incontro tra noi e gli altri: è nello stare con l’altro che si costruisce la percezione di noi stessi attraverso lo sguardo che l’altro ci restituisce. Inoltre, proprio nella relazione con l’altro sviluppiamo la capacità di costruire un legame positivo, le competenze di comprensione emotiva, l’empatia e le modalità con cui ci rapportiamo.
Le difficoltà di relazione possono riguardare qualunque ambito: famiglia d’origine, relazione sentimentale, rapporti di amicizia, rapporti sul luogo di lavoro etc.
E se le relazioni che viviamo ci fanno stare male?
Come ci si sente?
Quando lo stare con l’altro diventa carico di malessere ed incomprensione ci sentiamo profondamente feriti. Prima di tutto non ci sentiamo riconosciuti, percepiti: le azioni dell’altro ci rimandano indietro un senso di svilimento, annullamento.
Quindi proviamo un senso di smarrimento, che si riflette nel nostro agire, impedendoci di muoverci con sicurezza ed autorevolezza.
Quando le relazioni sono così dolorose, proviamo grandi quote di tristezza, e spesso questa può trasformarsi in rabbia. Accade, quindi, che le relazioni siano anche luogo di conflitti, discussioni dai toni accesi, ma inconcludenti, prive della possibilità di comprensione.
In queste situazioni la rabbia può portare con sé sentimenti di rancore, oppure sensi di colpa.
Lo stato di sofferenza è molto alto, tanto che potrebbe ricadere su altri aspetti di vita.
E allora come fare quando le relazioni a cui teniamo non funzionano?
Come si risolve il problema?
Il primo passo riguarda la consapevolezza del problema e, quindi l’affidarci all’aiuto di uno psicologo che possa guidarci fuori da questa difficoltà.
Il secondo passo riguarda la consapevolezza che qualsiasi relazione si poggia sulla reciprocità: è fondamentale che possiamo riconoscere e accettare la personale responsabilità per ciò che accade. Abbiamo anche il compito di imparare ad ascoltare l’altro, non possiamo semplicemente pretendere di essere ascoltati! Allenare la nostra empatia sarà di vitale importanza.
Il terzo passo è relativo a fare chiarezza dentro di noi: comprendere cosa desideriamo dalla relazione con l’altro in questione.
Ciascuna relazione ha le sue regole. Per stare meglio insieme, impariamo a porre dei limiti alle relazioni che viviamo: limiti nei quali diciamo all’altro ciò che è gradito e cosa no, limiti che ci permettano di sentirci al sicuro, rispettati nei nostri bisogni essenziali.